Il giorno 24/2 una Rappresentanza del nostro Comitato ha incontrato una Rappresentanza del Costruttore.
Si è affrontato subito il problema di via Giulio Romano e dei problemi relativi all’illuminazione e all’odore di fogna presente in tutta la zona.
Inoltre, è stato affrontato sia il problema del Centro Commerciale che quello delle piazze di Athena e si è posto l’accento sull’attuale situazione di degrado da cui, si è convenuto, è necessario uscirne fuori al più presto.
E’ stato anche affrontato il problema della stazione di Parco Leonardo e del suo stato sicuramente indecente in generale e soprattutto non consone a quella che dovrebbe divenire, a breve con l’apertura del Corridoio C5, la Stazione ufficiale della Città di Fiumicino.
Si è trattato anche della convenzione Comune-Costruttore, delle due nuove rotonde che necessiterebbero ai Residenti (via Portuense all’altezza di via del Perugino e all’altezza di via Stoccolma) e della necessità che ci sarebbe di collegare a queste e a quelle esistenti la pista ciclabile.
Sì è concordato che l’ideale sarebbe che tale pista si prolungasse fino all’altezza della futura rotonda di via Portuense – via del Perugino si ricongiungesse ivi col Quartiere, proseguisse verso la futura rotonda di via Portuense – via Stoccolma e proseguisse ancora fino a quella esistente di via Portuense – via delle Arti.
Ciò in considerazione del fatto che l’ansa del Tevere sarebbe vicinissima all’altezza di via del Perugino e che si risolverebbe il problema della viabilità pedo-ciclabile sulla parte della Portuense lato Tevere che presenta molti aspetti di criticità, eliminando gli attuali fattori di rischio e di pericolo.
Inoltre, ciò sarebbe possibile perché quel lato della Portuense è di proprietà di Parco Leonardo ed è impropriamente usato oggi da Terze Parti.
La rappresentanza del Costruttore si è dichiarata disponibile da subito di picchettare l’area di proprietà di Parco Leonardo purché autorizzati e supportati dal Comune di Fiumicino.
Si è parlato poi di un’iniziativa del Gruppo Caltagirone relativa a un progetto di campus digitale per aziende Start-up di cui il primo passo sarebbe l’insediamento di uffici di co-working nello stabile immediatamente sopra al bar Neri (già quasi pronto).
Questa iniziativa è molto interessante e permetterebbe a chiunque di affittare degli spazi attrezzati per attivare una qualsiasi attività imprenditoriale.
Si è anche parlato tipologia di eventi che potrebbero svolgersi nelle piazze (Michelangelo Buonarroti, Leon Battista Alberti, il Perugino).
Il Comitato ha ribadito che queste devono essere compatibili con le esigenze di vivibilità dei Residenti e con quelle del Commerciale.
Tutti d’accordo nel considerare che detti eventi dovranno essere di qualità e non più in linea con quanto avvenuto nel passato e devono puntare alla socializzazione e alla cultura in modo da elevare il tono generale e la mission del Quartiere.
In pratica una ripartenza del progetto Parco Leonardo in versione 2.0.
Abbiamo riscontrato una dichiarata nuova disponibilità da parte del Costruttore ad affrontare in modo diverso lo sviluppo di Parco Leonardo.
Il giorno 28/2 ci si è rincontrati e si è affinata una bozza di strategia comune avente come scopo la vivibilità. lo sviluppo e il miglioramento continuo di Parco Leonardo.
A seguire il Comitato ha inviato per email una nota nella quale sono stati riportati i seguenti punti prioritari per i Residenti:
- Il degrado delle piazze di Athena e il suo non utilizzo penalizza l’intero Quartiere; queste sono in pieno stato di abbandono e nonostante l’architettura renda Parco Leonardo gradevole non c’è nessuna motivazione perché gli ospiti vengano a visitarlo e a soffermarsi a visionare le vetrine o a considerare un investimento in immobili; di fatto Parco Leonardo, nonostante le sue palesi disfunzioni è apprezzato solo da chi ci vive; lo stato delle vetrine è imbarazzante perché vuote, sporche e spesso piene di rifiuti in bella vista.
- Il Centro Commerciale, attorno a cui è innegabile che ruoti l’intero Quartiere appare in pieno avvitamento; troppe sono le vetrine chiuse;
- La stazione di Parco Leonardo, che dovrebbe essere il biglietto da visita del Quartiere è in uno stato indecente con i suoi ascensori vandalizzati e spesso non funzionanti, creando disagio sia alle persone diversamente abili che ai passeggeri carichi di valigie.
- Nel Quartiere molte strutture dagli sfiatatoi alle panchine sono vandalizzate e rovinate e la manutenzione è ridotta ormai da troppi anni, ai minimi termini. Va ripristinata al più presto.
- I parcheggi al -1 sono anch’essi tenuti in uno stato penoso per non parlare delle uscite di emergenza piene di graffiti e scritte e spesso utilizzati come orinatoi; le casse sono costantemente fuori funzione e i cartelli indicatori sono ormai sempre spenti, altro segnale chiaro che si da di abbandono ai visitatori. I furti nei parcheggi esterni ed interni colpiscono indiscriminatamente tanto i Residenti quanto i non residenti ponendo in primo piano il problema della mancanza di sicurezza.
- Via Giulio Romano è costantemente al buio ed è la via che sta immediatamente a ridosso della stazione; chiaramente ciò comporta non solo disagio ma problemi di sicurezza per chi arriva in tarda ora.
- Molte luci del Quartiere sono fulminate o in procinto di esserlo e rendono buio il Quartiere; quelle sui palazzi principali di piazza Michelangelo sono spente ed è un peccato perché di sera valorizzerebbero l’architettura dei colonnati e la prospettiva della piazza.
- I Residenti non vedono un progetto e quindi un futuro per il Quartiere; non basta creare degli eventi e far giungere occasionalmente visitatori è necessario affrontare il problema strutturalmente; un outlet grandi marchi sulla sorta di quello di Val di Chiana all’esterno, posto in diretta concorrenza con quello di Castel del Monte (Pontina), valorizzerebbe il Centro Commerciale e tutto il Quartiere, è lì che bisogna soprattutto focalizzarsi; se, infatti, si riuscisse a far decollare tale iniziativa Parco Leonardo prenderebbe subito il via anche sotto il profilo dei servizi e della vendita degli immobili.
- Iniziative in corso come il digital campus non sono ben pubblicizzate come dovrebbero esserlo e invece ridarebbero speranza ai Residenti e una maggiore visibilità del Quartiere all’esterno.
- Sempre in via Giulio Romano c’è un costante odore di fogne che ammorba i Residenti da tempo e che pensiamo non porti giovamento alle vendite dei due immobili in costruzione. Deve essere immediatamente risolto.
- lo stallo della trattativa per il rinnovo/chiusura della convenzione Comune-Costruttore sta bloccando lo sviluppo del Quartiere.
- Parco Leonardo ha bisogno della chiusura delle opere primarie e secondarie e di locali destinati a una sede della ASL, a un centro anziani, a degli spazi sociali, a un presidio per le forze dell’ordine (Comune/Polizia/Carabinieri).
- C’è bisogno che la pista pedo-ciclabile sul lungo Tevere realizzata dal Comune di Fiumicino si colleghi a una pista pedo-ciclabile che allacci tutti i complessi del Quartiere (Athena1-2, Polis, Le Pleiadi). Ciò potrebbe essere realizzato creando una rotonda completa di dossi dissuasori all’altezza di via del Perugino e un’altra completa di dossi dissuasori all’altezza di via Stoccolma agganciando a queste e alle altre esistenti il proseguimento della pista ciclablile che potrebbe essere costruito sul lato Tevere della via Portuense utilizzando gli spazi che sono di proprietà di Parco Leonardo; ciò risolverebbe in breve tempo problemi di viabilità e di sicurezza.
- andrebbe completato il tele-controllo di tutto il Quartiere cosa che risulta essersi fermata e l’integrazione con un centro di osservazione della Polizia Locale.
- E’ molto sentita l’assenza di una palestra, questa dovrebbe essere considerata al pari di un investimento perché la sua presenza valorizzerebbe gli immobili e incrementerebbe la frequentazione del Quartiere da parte dei visitatori.
- Un altro problema riguarda la disinfestazione dagli insetti nocivi; questa non viene fatta adeguatamente da tempo e provoca, in prossimità della buona stagione, non solo disagio ma costante pericolo di malattie infettive; un grande laghetto artificiale provocato da fondamenta che non hanno mai visto la costruzione dei relativi edifici è oggi focolaio di zanzare e di altri insetti nocivi; l’area andrebbe tutta bonificata.
Per quanto riguarda gli eventi che potrebbero essere svolti nelle piazze abbiamo ne abbiamo indicati alcuni a titolo d’esempio:
1. eventi sportivi non invasivi:
- educazione stradale tramite una pista per pedo-automobili con cartelloni e incroci;
- minigolf gigante;
- gioco dell’oca a squadre;
- monopoli gigante a squadre;
- scacchi giganti a squadre con personaggi reali in costume;
- pista per pattini a rotelle/monopattini;
- ecc.
2. tornei:
- burraco (già svolto lo scorso anno);
- ramino;
- pocker a punti (no soldi);
- carte in genere…..
- scacchi;
- dama;
- videogame;
- tennis con palle leggere;
- scherma
- arti marziali;
- j. ecc.
3. eventi culturali
- mostre fotografiche;
- mostre di pittura;
- mercatino libri;
- rispetto dell’ambiente;
- spettacoli teatrali all’aperto;
- storia di Fiumicino dall’antica Roma ad oggi.
- ecc.
Per tutti gli eventi ci si è raccomandati che sia limitato al massimo l’uso di strumenti di amplificazione e che siano rispettati gli orari e i decibel.
Per quanto riguarda il Natale 2017, la maggior parte dei Residenti sul nostro blog su fb si sono espressi per un ritorno all’origine ovvero per:
- un grande albero di Natale in piazza Buonarroti circondato da un mercatino con casette in legno;
- un altro mercatino con casette in legno lungo viale Bramante;
- una pista del ghiaccio all’aperto (no tendoni tipo croce rossa) con casetta e recinzione in legno con solo musiche natalizie a basso volume;
- un’illuminazione elegante di tutta la piazza;
- un grande albero di Natale al Parco del Perugino e degli addobbi natalizi;
- un grande albero di Natale alle Pleiadi con addobbi natalizi.
Tutti i Residenti chiedono inoltre che il livello degli articoli venduti nei banchetti sia di livello (prodotti tipici, artigianato, ecc.).
Tutti questi punti sono già stati inviati via email.
Ci è stato detto che saranno considerati come una “road map” da seguire.
A seguire abbiamo fatto presente che via del Perugina era rimasta al buio. Il problema è stato prontamente risolto.
Il giorno 3/3 ci sono stati mostrati i primi uffici che saranno dedicati alle attività di co-working. Ci hanno fatto un’ottima impressione insieme alla volontà espressa dalle persone di voler riqualificare tutto il Quartiere secondo criteri innovati e di diffusa digitalizzazione.
Speriamo tutti che questa possa essere la base su cui costruire un nuovo rapporto Residenti-Costruttore-Comune a cui tutti i Residenti auspicano.