1^ Riunione Gruppo Spontaneo Parco Leonardo – Le origini

Ciao a tutti.

Cercherò di dare risposta alla utile quanto articolata email di Fabrizio.

In poco tempo ieri ho creato il Gruppo Comitato Parco Leonardo.

Ad oggi abbiamo 69 aderenti.

Concentrerei molto su questo strumento perché l’ho già collegato con il Gruppo Facebook Parco Leonardo.

Questo già consente di operare su cellulare e su tablet.

A mio avviso, questa è una fase di avvio e quindi molto delicata.

Anche io sono un “nuovo” non giovane ma che ho dovuto far fatica a farmi accettare da chi sta qui da oltre 10 anni e vanta (devo dire

anche giustamente) una maggior conoscenza delle problematiche di Parco Leonardo.

Sono d’accordo sul fatto che abbiamo bisogno di un nucleo di base snello e operativo che porti avanti il progetto ma attenzione a

perdere la conoscenza sull’articolata situazione esistente. Il consenso va conquistato con decisa progressione.

Parco Leonardo è una realtà complessa. C’è lo Spiges, lo SPI, Ambrosia (insomma Caltagirone) e poi c’è il Comune di Fiumicino.

Il Comitato va costituito subito ma occorre stare attenti se non si vuole fare un buco nell’acqua perdendo tutti tempo.

Parcoleonardoattivo non è completamente fallito perché alcune cose sono state fatte. Dobbiamo verificare cosa.

Qualche esempio?

Abbiamo collaborato molto attivamente al problema rifiuti e questo è stato risolto con una soluzione mista.

Un po è intervenuto il Comune, un po è intervenuta l’iniziativa di ogni Condominio.

Parcoleonardoattivo che ha fatto?

Abbiamo partecipato a tutte (tante) le riunioni con gli Assessori competenti e i tecnici del Comune.

Vi assicuro che è stato un bell’impegno e questo senza aver costituito un Comitato.

Inoltre, sul tema “vivibilità e sicurezza” è stato prodotto il documento che è stato usato da Fabrizio per i sondaggi.

Questo è stato consegnato al Sindaco e all’Assessore Galluzzo nel 2014 e il giorno 8/6/2016 l’ho personalmente riconsegnato a un Consigliere Comunale di cui per ora non voglio fare il nome per non bruciare troppo presto questa mia iniziativa che è ancora in stato embrionale.

Se è stata finalmente realizzata la rotonda al confine fra Pleiadi e la Fiera di Roma, pochi lo sanno, ma forse dovrebbero ringraziare anche Parcoleonardo attivo e quel documento così faticosamente prodotto.

Sicuramente c’è qualcos’altro che è stato realizzato. Marina Ortis credo che sia più aggiornata sull’argomento. Avrei voluto farla parlare nell’ultima riunione ma non ci sono riuscito.

Se caos c’è stato non è solo colpa dei rancori o delle disillusioni ma anche del fatto che non c’era un ordine del giorno.

La riunione è stata indetta da Alessio, gliene sono grato, ma non aveva prodotto un ordine del giorno e quindi non c’era un canale preciso su cui discutere. E’ risultata quindi una riunione di affiatamento iniziale che tutto sommato è andata bene (avrebbe potuto essere

deserta).

Inoltre, occorre sempre considerare che il costituendo Comitato deve e dovrà dialogare con tutti i Partiti ma è necessario che tenga lontani i Partiti o, quantomeno, non ne sposi nessuno.

Ognuno di noi ha un’idea e occorre rispettarla. Ne usciremo fuori solo se ci concentreremo sui problemi e non ci faremo distogliere da interessi personali e dalle nostre idee partitiche.

E’ chiaro che un Comitato di Quartiere fa politica ma non tutti comprendono la differenza fra Politica e Partiti né spetta a noi fare scuola su questo.

Ringrazio Alessio per aver creato l’occasione d’incontro ma dobbiamo essere molto chiari.

Non basta dire di voler riunire delle persone. E’ necessario organizzare l’evento, pubblicizzarlo, far venire delle persone che possibilmente conoscano i problemi del quartiere, gestire bene la riunione.

Mi sembra che su questo ci sia ancora molto da lavorare.

Personalmente, ho dato il mio modesto contributo portando molte delle persone presenti, cercando di gestirle, contattando un Consigliere Comunale, creando il Gruppo su Facebook.

Dobbiamo mettere a fattor comune tutto ciò che abbiamo e tutto ciò che sappiamo fare.

Non è una questione di giovani o di vecchi ma di persone disposte a operare e lavorare in team.

Parcoleonardoattivo andava avanti benissimo poi sapete cosa è successo?

Una certa persona appartenente a un certo partito ha portato in riunione un’altra persona ed hanno cercato di spostare le azioni del Gruppo e quindi i contenuti del documento generato da Parcoleonardoattivo sulla problematica di Malagrotta.

Queste persone pretendevano che Parcoleonardoattivo le seguisse in un’azione suicida di denuncia dell’operato di Malagrotta per manifestare affinché fosse chiusa la discarica.

Il Gruppo, a questo punto, si è spaccato in due e quello moderato rimasto ha continuato ad operare come ha potuto.

Questa è la vera storia di Parcoleonardoattivo.

Degli insuccessi precedenti ne so poco o niente anche se ho una mia precisa opinione di ciò che è successo solo perché mi sono informato.

Detto ciò, come rappresentante di due scale di condominio, partecipo alle riunioni dello Spiges (invitato dall’Amministratore) perché vorrei far decollare i servizi.

Ho partecipato a tre riunioni insieme a Roberto Galbiati.

Bisogna far leva sullo Spiges sullo SPI e su Ambrosia perché anche loro hanno una grossa responsabilità nell’attuale situazione di degrado.

Lo Spiges, in particolare, è bloccato anche a causa del fatto che il 50% dei Residenti non paga e costringerà a costosissime azioni legali di recupero crediti.

Non so quanto sia noto ma sono state portate avanti delle azioni legali contro lo Spiges, bloccando contemporaneamente i pagamenti, che hanno ottenuto due effetti: 1. i Residenti hanno perso tutte le cause; 2. sono stati bloccati tutti i servizi contribuendo alla attuale situazione di degrado del Quartiere.

Non è facile operare in queste condizioni né ci si può muovere essendo disinformati.

Ritengo che il Comitato debba essere costituito subito e che debba avere:

  1. una visione strategica – cosa vuole ottenere nel medio-lungo periodo;
  2. una visone contingente – cosa fare nel breve periodo.

Sono convinto che non siamo mal messi.

Abbiamo:

  1. Un quartiere che si trova in una posizione che non può che essere vincente nel medio-lungo periodo in quanto al centro di

progetti strategici:

  1. l’aeroporto diverrà uno dei più importanti hub internazionali;
  2. l’alta velocità arriverà all’aeroporto;
  3. sarà costruito il nuovo porto commerciale;
  4. sarà costruito il nuovo porto turistico;
  5. sarà bonificato il Tevere per renderlo navigabile;
  6. saranno ri-valorizzati i porti di Traiano e Claudio e la Necropoli di porto e saranno inseriti, insieme a Ostia Antica in un rinnovato circuito turistico.
  7. Una convenzione Costruttore-Comune in scadenza a Novembre che dovrebbe sbloccare l’attuale situazione di stallo.
  8. Un documento in cui sono elencati tutti i problemi, a suo tempo rilevati.
  9. Un sondaggio che conferma l’attualità dei problemi rilevati.
  10. Una conoscenza delle problematiche esistenti, anche se distribuita fra più persone.
  11. La possibilità di avere il consenso della Parrocchia e quindi dei residenti cattolici.
  12. La presenza di un’associazione di volontariato ben introdotta al Comune.
  13. Le relazioni di Alessio.
  14. I contatti di Marina Ortis con un altro Assessore Comunale;
  15. I miei contatti con un Consigliere Comunale.

Concludendo, ritengo che se vogliamo fare possiamo fare.

Occorrerà tenacia, spirito di collaborazione e tanta pazienza ma credo che possiamo farcela.

Ve la sentite? Siamo solo all’inizio del cammino. Non sarà una cosa semplice ma si può fare.

Dobbiamo prima stabilire la nostra strategia, i nostri obiettivi e poi dobbiamo agire.

Credo che per la prossima riunione non dobbiamo mettere troppa carne al fuoco.

Punterei su:

  1. rivisitazione punto per punto del documento sui problemi di Parco Leonardo soprattutto alla luce del recente sondaggio;
  2. creazione del Comitato in modo da poter aggregare intorno a questo più consensi possibili.

Su questi due argomenti creerei due tavoli di lavoro separati che dovranno portare come risultato:

  1. Un nuovo elenco sintetico aggiornato dei problemi del Quartiere
  2. le modalità e i tempi per poter costituire il Comitato.

Qui mi fermerei e rimanderei alla prossima riunione.

Può sembrare poco ma vi assicuro che non lo è.

Marval